La Famiglia Caetani


L'antica famiglia napoletana Gaetani o Caetani godette di nobiltà nel Seggio di Nido e fu ascritta al Libro d'oro napoletano nel 1800. Fu decorata di numerosi titoli e ricop cariche prestigiose in campo civile, militare e religioso, eleggendo anche due papi, Gelasio II e il famoso Bonifacio VIII (Benedetto Caetani 12301303).


Le origini della famiglia Gaetani sono incerte, Gelasio Caetani (1877†1934) nella sua opera "Domus Caietana" fa risalire i natali del casato ai primi Ipati di Gaeta, in particolare Anatolio I, vissuto nel IX secolo e signore di Gaeta.

Successivamente si hanno notizie di rami del casato Caetani a Pisa e ad Anagni.


Dal ramo di Anagni si svilupperanno i due rami più importanti della famiglia, quella dei signori di Sermoneta e quella dei Caetani dell'Aquila d'Aragona, conti di Fondi e principi di Piedimonte.


Benedetto Gaetani (Anagni, 1235 † Roma, 1303) intraprese la carriera ecclesiastica, fu legato pontificio in Francia e in Inghilterra e, successivamente, fu nominato cardinale dal pontefice Martino IV.

Secondo alcuni storici, costrinse papa Celestino V, fondatore del Monastero di San Pietro a Maiella a Napoli, con mezzi non leciti, a rinunciare al pontificato dopo appena quattro mesi dalla sua elezione; così il cardinale Benedetto fu consacrato papa a Napoli, in Castel Sant'Elmo, il 24 dicembre 1294 e assunse il nome di Bonifacio VIII.

Non contento, fece imprigionare Celestino V nel castello di Fumone sino alla morte avvenuta nel 1296.

Fu acerrimo nemico sia dei Colonna che spogliò dei loro beni che dei francesi arrivando alla scomunica di Filippo il Bello, re di Francia.

Il re francese inviò un poderoso esercito al comando di Guillaume de Nogaret che arrestò Bonifacio VIII, nell’occasione preso a schiaffi da Sciarra Colonna, ad Anagni mentre stava celebrando la messa. L’episodio è passato alla storia come “l’oltraggio di Anagni”. Pochi giorni dopo, gli abitanti misero in fuga i francesi e liberarono il pontefice.


Il capostipite del ramo di Napoli fu Giordano Loffredo Gaetani (Roffredo), duca di Laurenzana, che nel 1297 sposò Giovanna dell’Aquila, ultima contessa normanna di Fondi: furono inquartate le insegne e uniti i due nomi dei casati, gettando le basi per la nascita di uno dei casati più potenti del Rinascimento.


Onorato I (1336†1400) ricoprì diversi incarichi di spicco e fu rettore di Campagna e Marittima nello Stato Pontificio. Il 20 settembre 1378 approfittando della posizione della città di Fondi, sul confine tra possedimenti di San Pietro e Regno di Napoli, Onorato ospitò nel suo palazzo i cardinali francesi, riuniti nel conclave che elesse Roberto da Ginevra papa, in contrapposizione ad Urbano VI, dando inizio allo Scisma d'Occidente.


Onorato II (†1491), conte di Fondi e abile condottiero, fu Protonotario e Logoteta del Regno di Napoli, restando sempre fedele alla causa aragonese nella rivolta baronale del 1485. Uomo più influente del regno, fondò molti enti caritatevoli e curò personalmente la ristrutturazione del suo palazzo di Fondi secondo i gusti aragonesi, inoltre restaurò molte chiese della contea che tutt'oggi portano la sua impronta. Per i suoi meriti fu insignito dell'onore di poter fregiarsi del titolo d'Aragona.


Onorato III, nipote di Onorato II e conte di Fondi, sposò Lucrezia d’Aragona, figlia di re Ferrante I d’Aragona. Dopo la morte di Ferrante, con la calata dei francesi in Italia, Onorato patteggiò per questi ultimi, ragion per cui, Federico d'Aragona lo privò delle terre di Fondi e Traetto per darle ai Colonna.